La fruizione dell’arte – sia essa nelle forme dell’architettura, della pittura, della musica, del cinema o dei moderni contenuti audiovisivi digitali – crea un ambiente favorevole per i pazienti e li aiuta ad affrontare le terapie e a gestire stress e paure. La Radioterapia del Policlinico Gemelli ha così avviato un originale progetto, finanziato da una raccolta fondi in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini, che consentirà di mettere a punto un sistema integrato per offrire un’esperienza multidimensionale e personalizzata ai pazienti durante le terapie oncologiche.
Contribuisci anche tu al progetto Art4ART: https://associazioneromanini.org/donations/art4art/
Fin dall’antichità, l’arte è stata una delle prime forme per donare sollievo ai malati. Il più antico ospedale d’Europa, il complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia edificato a Roma nell’anno 727 per accogliere e curare i pellegrini stranieri, era infatti abbellito da affreschi e decorazioni e vedeva anche la presenza di un organo per allietare coloro che vi erano ricoverati. Questa stessa intuizione è alla base del progetto “Art4ART”, in fase di realizzazione presso il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli di Roma.
“Questo progetto nasce all’interno di una nostra consolidata tradizione, nella quale il paziente non è solo destinato a ricevere le più moderne prestazioni sanitarie, ma anche ad essere inserito in un contesto bello e accogliente che lo faciliti nella relazione con il personale e ne favorisca la consapevole partecipazione alla terapia, allo scopo di ottenere i migliori risultati clinici”, spiega il prof. Vincenzo Valentini, direttore del dipartimento e vicedirettore scientifico del Gemelli. “Proprio l’arte, nelle sue forme più diverse, può essere infatti il veicolo più immediato e empatico per parlare al cuore della persona malata e aiutarlo ad andare oltre la sua angoscia, la sua paura e il suo dolore”.
Arte e tecnologia al servizio del paziente
Il principale obiettivo del progetto “Art4ART” (acronimo che vuole significare “l’Arte per la Radioterapia Avanzata”) è quello di accompagnare il paziente nel suo percorso di cura e rendere gli ambienti di cura più gradevoli, accoglienti e arricchiti di stimoli, non solo per lui, ma anche per i familiari, gli accompagnatori e gli operatori sanitari. Il primo approccio ha visto l’abbellimento degli ambienti del Servizio del Gemelli ART con immagini di monumenti e strutture architettoniche di grande impatto emotivo tratti dall’immenso patrimonio storico della città di Roma: sale e corridoi sono stati dunque affrescati con scorci dell’Aventino e del Colosseo o con altri monumenti e luoghi simbolo della capitale. A questo, si è poi aggiunto l’utilizzo di tecnologie digitali per la fruizione della musica e di contenuti audiovisivi durante la radioterapia.
“Sia in day hospital che nelle camere per la degenza, i pazienti hanno purtroppo molte ore da trascorrere, spesso in solitudine e con lo stress per la terapia alla quale si stanno sottoponendo”, sottolinea il dott. Luca Tagliaferri, oncologo radioterapista referente del Centro di Oncologia Interventistica del Gemelli ART. “In questo contesto, è prezioso il ricorso alle tecnologie digitali, che consentono di personalizzare e quindi rendere più accoglienti gli ambienti ospedalieri. L’utilizzo di proiezioni, musiche e suoni, accompagnati anche da luci colorate e aromi, può offrire al paziente un’esperienza unica multidimensionale. Infatti durante la terapia il paziente potrà vedere un film o un concerto, oppure vivere un’esperienza a sua scelta come la visita di un museo, o una lezione nel laboratorio di un artista, oppure una passeggiata nella natura, con strumenti dedicati come monitor interattivi o tablet, ma anche attraverso una stanza innovativa che, attraverso sofisticate tecnologie di proiezione, ha lo scopo di offrire una realtà immersiva a 360 gradi”.
La sfida della Digital Therapy
L’impiego di tecnologie digitali multimediali non ha solo uno scopo di semplice intrattenimento, ma si affianca alle cure mediche per favorire la partecipazione consapevole del paziente alle cure e per aumentare i risultati positivi sul piano clinico. Questo approccio, meglio noto come “Digital Therapy”, è una modalità riconosciuta per ora solo in Francia e in Germania, anche se la Commissione Europea ha già pubblicato le linee guida per implementarla negli altri Paesi. “Pure in Italia è partito un percorso per far riconoscere la Digital Therapy dalle autorità sanitarie, anche se ci vorranno alcuni anni di ricerche e sperimentazioni”, sottolinea il prof. Valentini. “E’ una nuova frontiera, in cui si colloca efficacemente proprio il nostro progetto ‘Art4ART’ che intende verificare come la fruizione dell’arte nelle sue varie forme, messa in correlazione con i dati clinici, psicologici e spirituali del paziente, consenta di sviluppare una progettualità integrata e partecipativa da poter applicare in futuro ai pazienti sulla base delle loro sensibilità e delle risposte alla terapia”. In prospettiva, infatti, grazie all’utilizzo del machine learning e dell’Intelligenza Artificiale, sarà possibile mettere a punto un sistema che, sulla base dei dati clinici, psicologici e spirituali del paziente, individui il miglior contenuto artistico e il contesto ambientale più adatto per ottenere la riduzione dello stress e della paura dei pazienti, come anche i migliori risultati della terapia.
Contribuisci al progetto Art4ART
Il progetto Art4ART è in fase di avvio, a partire dalla ristrutturazione dell’area ambulatoriale del day hospital e delle camere di degenza per la radioterapia interventistica e metabolica del Gemelli ART. In questo ambito, è già stata realizzata una prima raccolta di fondi, coordinata dall’Associazione Attilio Romanini, per il progetto “COMETA” (acronimo che significa “COnnessi in METAbolica”), relativo all’allestimento di una camera per la radioterapia metabolica, dotata di sistemi digitali a disposizione dei pazienti per interagire con i loro familiari all’esterno dell’ospedale e anche abbellita da uno straordinario affresco realizzato dal pittore Antonio Nunziante che ritrarrà appunto una cometa nel buio cielo stellato. Anche gli altri ambienti del Gemelli ART sono destinati a diventare più accoglienti e “tecnologici”, con il supporto di enti, associazioni e privati che vorranno aiutare questa iniziativa. Oltre al contributo economico, alcuni hanno voluto comunque partecipare a questo progetto mettendo a disposizione le proprie capacità artistiche, come i pittori che abbelliranno le pareti dei vari ambienti (a partire dal maestro Antonio Nunziante) e anche musicisti (come la pianista Cristiana Pegoraro, che ha voluto offrire un intero concerto in streaming, la cui visione sarà disponibile ai pazienti).
Contribuisci anche tu al progetto Art4ART: https://associazioneromanini.org/donations/art4art/