Il meeting online ha visto la presentazione delle più moderne tecniche di radioterapia a fasci esterni e interventistica (detta anche brachiterapia) per la cura di tumori della pelle. Oltre 200 i partecipanti in collegamento. Sottolineata l’importanza della multiprofessionalità, che vede medici e tecnici di radiologia collaborare per il miglior risultato clinico.
Grande interesse e partecipazione ha fatto registrare il recente webinar sul tema “Il ruolo del TSRM (Tecnico Sanitario di Radiologia Medica) nella moderna radioterapia per la gestione dei carcinomi cutanei”, organizzato dall’Associazione Italiana Tecnici di Radioterapia Oncologica e Fisica Sanitaria (AITRO), in collaborazione con il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli di Roma, diretto dal prof. Vincenzo Valentini. Questo appuntamento, moderato dalla prof.ssa Maria Antonietta Gambacorta, medico chirurgo specializzata in radioterapia del Gemelli ART, è stato il terzo del ciclo “Webinar in Radioterapia”, svoltosi tra giugno e dicembre 2020. Ha visto la presenza costante in collegamento online di oltre 200 professionisti da tutta Italia, soprattutto tecnici di radiologia, ma anche medici, fisici medici e specializzandi. “L’obiettivo di questi incontri, organizzati in streaming per le limitazioni dovute alla pandemia”, ha spiegato la dott.ssa Patrizia Cornacchione, presidente dell’AITRO, “era quello di fornire uno strumento per migliorare le conoscenze su temi molto specifici della professione, nell’ottica di un costante aggiornamento e in una dimensione multiprofessionale”.
La radioterapia per i tumori della pelle
Il webinar ha approfondito l’impiego delle tecniche di radioterapia, e soprattutto quelle interventistiche o da contatto (modalità di radioterapia conosciuta anche come “brachiterapia”), per la gestione dei tumori cutanei non melanoma e, in particolare, dei tumori basocellulari e squamocellulari che sono tra le patologie oncologiche più diffuse. La radioterapia a fasci esterni irradia la malattia attraverso sofisticate macchine che concentrano le radiazioni sul tumore, mentre la brachiterapia consente il trattamento delle neoplasie direttamente con sorgenti radioattive poste all’interno o a contatto con il tumore: quest’ultima era una tecnica molto diffusa nel ‘900 che però, a causa di problematiche legate agli effetti collaterali e alla radio-protezione, era stata progressivamente abbandonata. Negli ultimi anni, grazie ad importanti miglioramenti in campo tecnologico che hanno permesso una terapia ad intensità modulata guidata dalle immagini e quindi estremante precisa, è tornata alla ribalta in tutto il mondo.
“Per affrontare queste patologie oncologiche c’è naturalmente la chirurgia, che però nell’area della faccia, soprattutto per il naso, le palpebre e le labbra non sempre offre dei risultati estetici eccellenti, condizionando la vita sociale del paziente”, ha sottolineato il dott. Luca Tagliaferri, referente del Centro di Oncologia Interventistica e della gestione dei tumori cutanei presso il Gemelli ART. “Con la moderna radioterapia interventistica, invece, nella maggior parte dei casi i tumori cutanei possono essere gestiti con ottimi risultati oncologici ed estetici”.
La sfida della multiprofessionalità
Nel corso del webinar, è stata anche sottolineata l’importanza della multiprofessionalità per migliorare l’approccio al paziente e alla patologia oncologica e per incrementare gli esiti positivi della radioterapia. Lo scopo è di favorire la migliore collaborazione tra il medico e il tecnico di radioterapia, dando a quest’ultimo tutti gli elementi formativi necessari per la realizzazione dei presìdi sanitari personalizzati. “Multiprofessonalità e sinergia sono particolarmente importanti per ottimizzare le cure”, ha detto la dott.ssa Cornacchione. “Il nostro obiettivo è dunque quello di fornire una formazione specifica: stiamo infatti pensando all’organizzazione di altri percorsi formativi, per ora in streaming e da remoto, fino a quando sarà possibile tornare agli eventi in presenza, che consentiranno anche lezioni e prove pratiche”. A queste iniziative, si affiancano i corsi organizzati dalla scuola INTERACTS (Interventional Radiotherapy Active Teaching School), promossa dal Gemelli ART.
L’aumento dei carcinomi cutanei al viso
Negli ultimi anni, si è assistito ad un incremento della diagnosi dei carcinomi della pelle, anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. I pazienti anziani, per i quali spesso patologie concomitanti rendono meno consigliabile la chirurgia classica per le problematiche dovute all’anestesia, sono i principali candidati ad un approccio radioterapico. “Proprio in relazione a questa situazione, che vede un aumento dei carcinomi cutanei localizzati soprattutto al viso e la costante crescita del numero di pazienti di età avanzata”, ha detto il dott. Tagliaferri, “è probabile che, nei prossimi anni, vedremo un incremento dell’impiego della radioterapia”.
Oltre alla prof.ssa Maria Antonietta Gambacorta, alla dott.ssa Patrizia Cornacchione e al dott. Luca Tagliaferri, hanno partecipato al webinar come relatori o discussant il dott. Bruno Fionda, la dott.ssa Lisa Vicenzi e il TSRM Claudio Lafaenza. L’evento può essere rivisto anche on demand, registrandosi sul sito AITRO: https://www.aitro.it/archives/2180.