IL PROGETTO DI UNA STANZA MULTIMEDIALE PER LA RADIOTERAPIA METABOLICA
Una nuova iniziativa in collaborazione con l’Associazione Attilio Romanini: l’allestimento presso il Reparto di Radioterapia Oncologica del Policlinico Gemelli di Roma di una stanza di degenza “tecnologica” per consentire ai piccoli pazienti, sottoposti a radioterapia metabolica, di mantenere il contatto con i propri familiari e amici durante il periodo di isolamento. Stanza utile anche ai genitori ricoverati per rimanere in contatto con i propri figli piccoli. E’ un progetto a cui tutti possono contribuire.
La radioterapia metabolica, che prevede la somministrazione al paziente di sostanze radioattive per la cura selettiva di specifiche neoplasie, può salvare molte vite. Ma costringe i pazienti sottoposti a questa terapia a restare isolati in una stanza speciale anche per diversi giorni a causa di problematiche radio-protezionistiche. Un isolamento che, se è già pesante per un adulto, lo è ancor di più per un bambino o un ragazzo. Nell’ambito della prevista ristrutturazione del Reparto per la radioterapia metabolica del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, perciò, l’Associazione Attilio Romanini supporterà una nuova iniziativa: tramite innovative tecnologie multimediali, si vuole consentire ai piccoli pazienti di mantenere un contatto diretto con le proprie famiglie, gli amici e i compagni di scuola. Parallelamente le mamme o i papà di bambini piccoli, costretti a rimanere a distanza dai propri cari, potranno interagire con i propri figli collegandosi da un ambiente speciale limitando il disagio della lontananza. Questo progetto è stato denominato “Cometa”.
La Radioterapia
La radioterapia ha tre grandi filoni di applicazione: la radioterapia a fasci esterni, con le radiazioni che vengono concentrate sul tumore attraverso sofisticate macchine di trattamento; la radioterapia interventistica o da contatto, dove il tumore viene irradiato, e quindi distrutto, attraverso specifici applicatori o cateteri che veicolano una o più sorgenti radioattive; e infine la radioterapia metabolica, dove l’effetto terapeutico si ottiene attraverso una selettiva interazione tra le cellule e specifici radiofarmaci, che vengono distribuiti attraverso il sangue. La gestione del paziente candidato a radioterapia metabolica viene effettuata attraverso una stretta collaborazione tra l’equipe di medici dell’Unità Operativa Complessa di Radioterapia Oncologica, diretta dal prof. Vincenzo Valentini, e l’equipe di Medici Nucleari dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Nucleare, diretta dal prof. Alessandro Giordano.
Computer, smart tv, video-collegamenti, laboratori creativi con stampanti 3D
La stanza “Cometa” (sigla che vuole significare “COnessione in METAbolica”) è in fase di realizzazione presso il centro di Radioterapia Oncologica (noto anche come Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy) del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma. Sarà dotata di 2 letti, utilizzabili da un bambino con un parente adulto accompagnatore, oppure da due pazienti adulti dello stesso sesso. La stanza è interamente allestita per garantire le norme radio-protezionistiche e, quindi, per limitare la possibilità di irradiazione e contaminazione del personale. Infatti vi possono accedere solo alcuni operatori sanitari per periodi brevi e con le necessarie precauzioni comportamentali. Per diversi giorni, i pazienti sono costretti dunque all’isolamento, che si aggiunge al disagio di dover affrontare una terapia oncologica. L’obiettivo dell’Associazione Attilio Romanini è perciò di supportare il progetto per dotare questa stanza di una serie di apparecchiature digitali, che potranno essere utilizzate dai pazienti per mantenere un contatto diretto e personale con i genitori e le proprie famiglie, gli amici, i compagni di scuola e tutto il loro mondo o, nel caso di ricovero dei genitori, con i loro figli piccoli.
Il progetto prevede l’acquisto di due pc all-in-one, con touch screen e collegamento a internet, che consentiranno ai singoli pazienti di scrivere mail, ascoltare musica, vedere film e video, oltre ad avere un’area di interscambio con l’esterno e a conservare tutti i file in proprie cartelle. Si vorrebbe poi acquistare un grande smart tv da 50”, con la quale i pazienti potranno vedere programmi televisivi o contenuti online, oltre a potersi connettere con dispositivi come una playstation o con i propri device portatili. Inoltre, è prevista anche l’acquisizione di due tablet collegati con due stampanti 3D wifi collocate all’esterno della stanza di degenza per organizzare laboratori creativi, un plotter verticale, microproiettori multimediali e penne per disegni in 3D.
“Grazie a tutte queste apparecchiature, i piccoli pazienti potranno effettuare innanzitutto delle videochiamate con i loro genitori, parenti e amici, oppure ricevere o inviare messaggi testuali, video e audio”, dichiara il dott. Luca Tagliaferri, referente per la Radioterapia Metabolica del Gemelli ART. “Inoltre, grazie alle stampanti 3D e al plotter verticale, potranno anche disegnare e realizzare piccoli oggetti da inviare o ricevere dall’esterno. L’obiettivo insomma è, da un lato, quello di stimolare il processo creativo dei ragazzi e dei piccoli pazienti favorendone lo sviluppo della resilienza e, dall’altro, quello di sfruttare queste nuove tecnologie per far sentire meno soli e isolati i nostri pazienti, che purtroppo devono affrontare un periodo di isolamento”
La “Cometa” del maestro Antonio Nunziante
La stanza del Reparto Degenze della radioterapia metabolica sarà dipinta con un affresco straordinario del maestro Antonio Nunziante, uno dei maggiori pittori italiani (www.antonionunziante.com). In una parte di questa stanza, Nunziante realizzerà un’opera intitolata appunto “Cometa” (come da bozzetto in foto), che mostra questo straordinario corpo celeste e la sua lunga coda nel suo misterioso viaggio nello spazio siderale. L’iniziativa si inserisce nel progetto più ampio “Art4ART” dedicato all’allestimento degli ambienti di terapia dove, attraverso l’arte nelle sue diverse espressioni, si cerca di donare sollievo e conforto ai pazienti. Questo progetto è frutto di un lavoro di un’equipe multiprofessionale, composta da esperti di arte, medici, infermieri e psicologi, tra cui la dott.ssa Elisa Marconi, referente psicologa per i bambini presso il Gemelli ART.
In questo contesto, il lungo viaggio che una cometa percorre nelle profondità dello spazio cosmico, collegando idealmente corpi celesti molto lontani tra di loro, simboleggia la volontà di favorire in ogni modo la “connessione” dei pazienti della radioterapia metabolica con le persone che amano. “In tale contesto, possiamo assimilare la connessione dei nostri pensieri alla visione straordinaria degli spazi celesti”, spiega il maestro Nunziante. “Idealmente accendiamo e spegniamo comete ogni singolo istante, quando ci colleghiamo alle nostre emozioni. La cometa da noi concepita sarà un’esperienza illuminante. La prima e unica realtà presente nell’universo è la luce, senza la quale ogni singola cosa non avrebbe ragione d’essere. All’interno di ogni individuo dimora un gigante, i piccoli pazienti della radioterapia metabolica saranno sistematicamente in ‘entanglement’ con le persone più care istante per istante. Quest’opera”, conclude Nunziante, “intende dunque rappresentare un simbolo, un avatar, una connessione continua verso strade di creazione, felicità e libertà”.
Contribuisci anche tu al progetto “Cometa”
L’Associazione Attilio Romanini, in accordo con il Gemelli ART, ha avviato una raccolta di fondi per finanziare l’allestimento della stanza multimediale “Cometa”. Tutti possono contribuire a questo progetto e aiutare così i piccoli pazienti o le mamme e i papà della radioterapia metabolica a sentirsi meno soli e isolati. Tutte le informazioni per fare la propria donazione sono disponibili qui: https://associazioneromanini.org/cometa/.